L'imbroj, italianizzato in imbroglio era, nella cultura tradizionale delle campagne, il rito del fidanzamento. Pare, perché già da tempo l'usanza è stata abbandonata, che questa sostanziosa zuppa non di rado arricchita con erbe spontanee raccolte la mattina stessa e magicamente efficaci soprattutto se la notte c'era stato un temporale, si preparasse per tutti i familiari in occasione della promessa di matrimonio tra due giovani. Si tramanda che, servito in capaci tazze, questa sorta di minestrone versato su fette di pane raffermo venisse consumato sulla soglia di casa, prima che le due famiglie si riunissero all'interno per i festeggiamenti veri e propri.
Tipologia: | Tipologia: | Primi piatti in brodo | |
Stagionalità: | Tutto l’anno | ||
Difficoltà: | Minima | ||
Tempo di esecuzione: | 90 minuti | ||
Tecnica di cottura: | Soffrittura e bollitura | ||
Utensili: | Tagliere, trinciante, pentola | ||
Ingredienti: | OLIO EXTRAVERGINE (40 ml), LARDO (100 g), AGLIO (uno spicchio), CIPOLLA (piccola, n° 1), SEDANO (2 costole), CAROTE (n° 2), FAGIOLINI (300 g), ZUCCHINE (n° 2), PORRI (n° 1), VERZA (piccola, n° 1), COSTE (biete o erbette, 300 g), BRODO DI CARNE (2000 ml), PATATE (500 g), CIME DI ORTICA (se ci sono, 150 g), PREZZEMOLO (un ciuffo), PANE (raffermo o tostato, 6 fettine), SALE e PEPE (q, b.), FORMAGGIO GRANA (grattugiato, a piacere) |
• Nettare e lavare tutte le verdure.
• Battere sul tagliere il lardo fino a renderlo una poltiglia.
• Tritare l'aglio, affettare la cipolla, tagliare a tronchetti o a rotelle gli altri ortaggi, trinciare grossolanamente la verza, le coste e il prezzemolo.
• In una capace pentola far rosolare il lardo battuto con l'olio.
• Unirvi tutte le verdure, meno le patate e il prezzemolo, e far insaporire, mescolando per una decina di minuti.
• Coprire con il brodo, salare e pepare leggermente e lasciar cuocere coperto, a fuoco moderato per due ore da quando prende il bollore.
• Quarantacinque minuti prima del termine della cottura, aggiungere le patate a tocchetti.
• Cospargere con il prezzemolo, mescolare e servire con le fettine di pane e con il formaggio a parte.
Note: |
la cottura delle minestre di verdura Le minestre di verdura e i minestroni della tradizione sono nati tutti in un’epoca in cui il tempo era una delle poche ricchezze della gente comune. Siccome sono fatte di verdure di diversa consistenza che non cuociono negli stessi tempi, è necessaria una cottura dolce e lenta, molto dolce e molto lenta. Una volta le pietanze si cuocevano nel camino, spesso sulla brace coperta dalla cenere, proprio per mantenere una bollitura tranquilla (sobbollitura), Oggi si dovrà cuocere le zuppe di verdure con la fiamma molto bassa e col il recipiente coperto, per far disperdere il meno possibile le qualità aromatiche dei vegetali, per almeno due ore e mezzo, tre ore.
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Varianti: | La cipolla può entrare nel soffritto. Le patate e il prezzemolo possono essere messe in pentola assieme alle altre verdure. Nelle versioni più povere le verdure sono cotte in acqua salata anziché nel brodo. Come in tutti gli altri tipi di minestrone, le verdure qui utilizzate sono puramente indicative. La pratica di cucina portava ad utilizzare le verdure di stagione disponibili. Sembra però di poter escludere l’uso di legumi. Si può aggiungere qualche strisciolina di cotenna di maiale dall’inizio della cottura. In versioni molto recenti è stato utilizzato del riso al posto del pane. | ||
Abbinamenti: | Può rappresentare l’apertura di qualsiasi pasto familiare e precedere un secondo sia di carne che di pesce o di uova. Un vino bianco secco come il Franciacorta DOCG è un ottimo abbinamento. | ||
L'ingrediente: |
il gras pestàIl gras pestà, cioè il battuto di lardo di maiale, è ingrediente tipico della cucina povera lombarda. Veniva utilizzato per il condimento di pappe e minestre, per la cottura di legumi e di patate arrosto (pomm de tera in gras pestà) e spesso costituiva l’unico apporto non vegetale in un regime alimentare povero di grassi e di proteine animali. La polentà e gras pestàpuò essere considerato l’archetipo di tutti i condimenti per la polenta. Il battuto di lardo si ottiene tagliando prima il lardo a cubetti e poi battendolo a lungo sul tagliere con il trinciante fino a ridurlo in poltiglia, che poi si usa per il soffritto, come il burro o l’olio (ma attenzione a non farlo bruciare, perché quando diventa nero è davvero poco salutare). |