Si tratta di una merenda (ma può essere considerata anche un dolce) del tipo delle focacce, diffusa in tutto il territorio comasco. La ricetta presentata è nobilitata dalla presenza di un po' di zucchero e uova, mentre esistono altre varianti più povere (il paradell o laciada, la brusada). Sempre imparentati con la cutizza sono i cutizzit o turtej, preparati friggendo la pastella in pezzature più minute.
Tipologia: | Tipologia: | Dolci, Merende | |
Stagionalità: | Tutto l'anno | ||
Difficoltà: | Modesta | ||
Tempo di esecuzione: | 15 minuti | ||
Tecnica di cottura: | Frittura | ||
Utensili: | ciotola, padella, frusta | ||
Ingredienti: | FARINA BIANCA (200 g), LATTE INTERO (180 g), OLIO PER FRIGGERE (q.b.), UOVA (n.3, 180 g), SCORZA DI LIMONE (q.b.), ZUCCHERO VANIGLIATO (q.b.), SALE (q.b.) |
Rompere le uova in una ciotola
Sbatterle unendo la farina, un pizzico di sale, la scorza di limone grattugiata e, successivamente, il latte Lavorare l'impasto fino ad ottenere una pastella ben omogenea e fluida
Scaldare l'olio in una padella
Versare la pastella fluida
Cuocere da un lato, quindi rivoltare e completare la frittura
Cospargere con lo zucchero e servire ben calda
Note: |
cutizza, laciada e paradell Il consumo di farina bianca era un tempo piuttosto inusuale almeno per le classi meno abbienti: tanto i dolci, quanto il pane erano preparati con miscele di cereali più poveri, sopratutto granoturco. La poca farina bianca disponibile veniva spesso utilizzata al meglio in preparazioni tipo la cutizza. In verità la cutizza deriva, come già detto, da preparazioni più povere come il paradell (in cui l’impasto |
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Varianti: |
La pastella può essere arricchita con altri ingredienti quali fettine di mela. In alcune zone della Brianza è segnalata una preparazione similare (panigada, laciadett de panigada) in cui l’ingrediente nobilitante è costituito dai fiori di sambuco secchi sbriciolati. |
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Abbinamenti: |
La cutizza è una merenda da consumare da sola o tutt’al più come dolce (interessante perchè poco zuccherato) dopo una cena sobria. Il vino di accompagnamento può essere un bianco dolce, come il Moscato dell’Oltrepò a fine pasto; un rosso spumoso dalla verve amabile, come il Sangue di Giuda, a merenda. |
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L'ingrediente: |
lo zucchero Considerato oggi un ingrediente base, soprattutto nel settore dolciario e in pasticceria, l’impiego dello zucchero (saccarosio) è piuttosto recente. Già noto ai Greci e ai Romani (che lo importavano dall’Oriente e che gli assegnavano un uso terapeutico), comparve sulle tavole dei nobili nel Medioevo e del Rinascimento. Con la scoperta delle Americhe (ove la canna da zucchero fu subito oggetto di coltivazione intensiva),il suo consumo si diffuse presso il ceto borghese ed entrò nella cucina, sostituendo come dolcificante il miele, la frutta cotta o secca. In periodo napoleonico, in conseguenza del blocco continentale, la sua carenza spinse allo sviluppo della coltura sostitutiva |